lunedì 24 marzo 2014

Secondo incontro: Manifesto fondativo della BANCA DELLA ZAPPA

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Venerdì 28 Marzo, presso i locali di SPAZIO BIO LATINA - Via Tanaro 13/23 Latina (vicino Torre Pontina), a partire dalle ore 17,00 proseguiranno gli incontri per stilare il Manifesto della Zappa.

di Roberto Lessio

La Banca d’Italia gestisce nel nostro paese la sovranità monetaria stabilita dall’art. 117 della Costituzione in nome e per conto del popolo italiano. In sostanza decide quanti soldi debbano circolare all’interno del nostro sistema economico. Dal 1998 la Banca d’Italia, che nel frattempo è stata trasformata in una Società per Azioni (SpA), fa parte del Sistema delle Banche Centrali Europee (SBCE). Da quell’anno la nostra sovranità monetaria è stata trasferita alla Banca Centrale Europea (BCE) che a sua volta decide quanta massa monetaria debba circolare all’interno degli stati che hanno adottato l’euro come moneta unica. Tra gli azionisti della BCE troviamo le banche centrali del Regno Unito, della Danimarca e della Svezia: nazioni a guida monarchica che non hanno mai deciso che l’euro diventi la propria moneta. E allora perché ne controllano comunque l’emissione? Un motivo ci deve pur essere. 

L’elenco degli azionisti della Banca d’Italia è sempre rimasto riservato, ma il 4 gennaio 2004 il settimanale “Famiglia Cristiana” per la prima volta nel nostro paese ha reso pubblico quell’elenco: solo il 5,67% è oggi in mano ad enti pubblici (INPS e INAIL), mentre la stragrande maggioranza, il 94,33% di quel capitale sociale è attualmente in mano a banche ed assicurazioni private. In particolare quasi 2 azioni su 3 appartengono ai due maggiori istituti di credito italiani: Intesa San Paolo con il 42,4% e Unicredit con il 22,1%, le quali controllano il terzo azionista (Assicurazioni Generali con il 6,3% delle azioni) attraverso Mediobanca. Si sente ripetere spesso che la Banca d’Italia è comunque un ente di diritto pubblico e che i suoi azionisti non possono in alcun modo condizionarne la gestione. In buona parte questo è vero, ma non esiste al mondo SpA che non tenga in qualche modo l’interesse dei suoi proprietari: queste società per definizione devono produrre utili per i loro azionisti. E allora come li produce quegli utili la Società per Azioni Banca d’Italia e come li distribuisce? In particolare chi e come vota il bilancio di questa SpA, la quale è a ancora oggi il controllore ufficiale di tutte le banche italiane: purtroppo anche di quelle di ispirazione popolare, etica e cooperativistica? Domande tutt’altro che retoriche nell’attuale fase congiunturale. 

Perché è proprio questo sistema finanziario che sta producendo l’ulteriore sostituzione del lavoro umano con macchine che richiedono tanta energia (fornita da combustibili fossili) e tanto capitale (ormai fatto di carta) per funzionare. I robot e le macchine stanno sostituendo sempre di più uomini e donne nelle fabbriche, negli ospedali e negli uffici. Per questo hanno costruito le centrali nucleari, le turbogas, le centrali a carbone e a petroli. Per questo hanno imposto i prodotti chimici e gli OGM in agricoltura. Per questo hanno imposto la disoccupazione su larga scala. Ma le mega-fabbriche e le mega-centrali che vanno tanto di moda non servono a niente senza energia e senza gli enormi capitali che servono per realizzarli. Al contrario una zappa funziona sempre e costa quasi nulla. 

Al termine dell’incontro, intorno alle 19,30, per chi vorrà assistervi, ci sarà l’illustrazione della possibilità di ottenere la fornitura di energia elettrica esclusivamente da fonti rinnovabili con un risparmio medio tra il 15 e il 18% sull’attuale bolletta, guadagnandoci pure.

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